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IPASVI CARBONIA IGLESIAS INTERPELLA ASSL CARBONIA SU CASA SERENA

IPASVI CARBONIA IGLESIAS INTERPELLA ASSL CARBONIA SU CASA SERENA

Collegio Provinciale Carbonia –  Iglesias

Prot. 000434/2017 – Carbonia Iglesias,  lì 5 Settembre 2017

Al Direttore ASSL Carbonia

E PC

Direttore ATS Sardegna

Assessore Regionale alla Sanità

Oggetto: comunicazioni Casa Serena Iglesias

Gentile Direttore D.ssa Giua,

nonostante la perdurante assenza, nostro malgrado, di interlocuzioni dirette tra le ns. istituzioni e di riscontri alle importanti comunicazioni dell’Ente di Diritto Pubblico che presiedo unitamente al Consiglio Direttivo, sono responsabilmente a segnalarLe, per quanto di sua competenza, di avere ancora necessità di un suo autorevole punto di vista su Casa Serena, Iglesias, (60 pazienti anche con disturbi mentali e in una età tra i 50 e i 90 anni) che verserebbe in condizioni organizzative e amministrative tendenti alla difficoltà.

Premesso che continuano a stupire:

  • come si possa fare ragione sociale sulla professionalità degli infermieri
  • come il servizio sanitario nazionale possa convenzionarsi con tali società

è del tutto evidente che la garanzia della continuità assistenziale, del rispetto dei diritti e dei doveri, dei profili e delle mansioni per chi previste, devono essere sempre un gradino prima ulteriori interessi e priorità.

Dove è il servizio sanitario nazionale e precisamente la ASSL Carbonia-ATS Sardegna di fronte a palesi violazioni di processo e di sistema?

Corrisponde al vero.

  1. che la ASSL Carbonia tampona un deficit organizzativo e assistenziale in Casa Serena Iglesias “prestando” collaboratori professionali sanitari infermieri ad ore?
  2. che in gran parte della giornata la responsabilità dell’assistenza sia demandata a personale inidoneo ad assumersela?
  3. che il SSN finanzia in convenzione Casa Serena per l’inserimento del circuito assistenziale di infermieri ante DPR 225/74 in dispregio del DM 739/94?
  4. che ben quattro infermiere hanno dato le dimissioni nel solo mese di Agosto?
  5. che il contratto di lavoro sottoscritto dagli infermieri assunti con le agenzie interinali (leggasi allegato) è di 32 ore settimanali a fronte di un orario invece più esteso?
  6. che gli infermieri assunti con le agenzie interinali siano inquadrati come impiegati?
  7. che il coordinamento dell’assistenza e della turnistica sia conferito a personale non afferente al ruolo sanitario ed in carenza dei titoli previsti dalla normativa?

Auspico nel breve volgere di qualche giorno esaustivo riscontro ai punti sopra indicati, non potendo sottacere che gli infermieri laureati e iscritti all’Albo non pendono dalle labbra di una inserzione commerciale per esercitare la professione nel rispetto del DM 739 e del Codice Deontologico, del patto Cittadino-Infermiere e dei doveri di comportamento e disciplinari, e che di una cosa gli infermieri non hanno dimestichezza: dell’improvvisazione.

Improvvisazione, invece, spesso cavallo di battaglia di società dedite più al proprio bilancio che a servizi rispettosi dei diritti dei cittadini.

Valutare la sussistenza dei requisiti minimi indispensabili per condurre una casa di riposo, per condividere con i cittadini le azioni a loro tutela di supervisione poste eventualmente in essere dalla ASSL di riferimento, è una prerogativa che come Ente di Diritto Pubblico assumiamo e che Le demandiamo ritenendola titolare a chiarire il contesto delineato.

La condizione per la quale non deve venire meno il riconoscimento formale e sostanziale alla persona prima e al professionista poi, passa anche per il Collegio che rappresenta, tutela, e iscrive nel proprio Albo Professionale gli esercenti la professione infermieristica.

E’ ns. preciso dovere ed interesse di avere risposte ai dubbi sopra espressi per consentirci conseguenti determinazioni nei modi, nei tempi e nelle sedi che ci riserviamo di individuare.

Il Presidente Graziano Lebiu

ipasvi ci – casa serena assl carbonia