CONTINUA LO SCIAME SISMICO IN ASSL CARBONIA TRA DOTAZIONE ORGANICA E SICUREZZA SUL LAVORO, TRA DOMANDE DI SALUTE E RISPOSTE DI CURA E ASSISTENZA
In data 20 settembre l’Ordine ha incontrato il Commissario Straordinario Assl Carbonia. Segue il testo dei ragionamenti proposti e la richiesta di attivare n. 6 possibili procedure per il reclutamento di personale infermieristico in tutti gli ospedali di Iglesias e Carbonia e nel territorio e non solo in singole strutture complesse. Il diritto alla salute, all’assistenza, all’art. 32 della Costituzione è infatti per tutti i cittadini, e dovrebbe essere interesse del mandato istituzionale aziendale ATS – Assl Carbonia “averne cura” a prescindere.
Al Commissario Straordinario ASSL Carbonia
Prot. 480 del 20 Settembre 2021
Gentilissimo Dr. Gianfranco Casu,
la presente comunicazione non voglia essere considerata una lista della spesa, una perdita di tempo, una ennesima doglianza tra doglianze a fronte di problemi ben noti e cristallizzati: non lo sono. Siamo fiduciosi della sua attenzione e la ringraziamo per averci ricevuti ed auditi.
Premessa
Componenti di Direzioni dei PPOO Sirai e CTO/s. Barbara Iglesias e Direttori di UO, SC, SS raccontano di isole felici in ASSL Carbonia, che dal nostro osservatorio e da quello di coordinatori infermieristici, infermiere ed infermieri non si rilevano e sono confutabili.
- Sussistono criticità importanti vissute dal personale e dagli assistiti;
- Sono frequenti segnalazioni, denunce, esposti delle famiglie dei degenti;
- La prevenzione dei rischi e la tutela della salute sul lavoro non sono il primo pensiero dei preposti alla sicurezza, leggasi diffide Chirurgia e Dialisi PO Sirai;
- La gestione delle risorse umane e la dotazione organica sono incommentabili, leggasi esposto alla Procura della Repubblica lavoratori del PO Sirai;
- Le risposte di cura e di assistenza sono ai minimi storici umani, professionali, tecnologici, tecnici, impiantistici, strutturali;
- I presidi ospedalieri e i servizi territoriali vedono cittadini in affanno sia nel richiedere prestazioni che nel riceverle nel breve periodo.
Nel clima da ultima spiaggia nei reparti e nei servizi, in ospedale e nel territorio, a Carbonia come ad Iglesias, si continua però a lavorare tra senso di responsabilità e del dovere e rispetto per i cittadini e per gli assistiti e per ATS-Assl Carbonia stessa, e nonostante mille difficoltà gli infermieri non lasciano soli ed in stato di abbandono i cittadini, gli assisti e gli assistibili e continuano ad avere fiducia, non ripagata, nel SSN e nel SSR.
La continuità delle cure, la qualità e la tipologia delle prestazioni rese a fronte della domanda dell’utenza con tutti i limiti qui in trattazione in ASSL Carbonia, rafforzano, anziché sfilacciare, il rapporto con gli assistiti perché è del tutto evidente anche a chi non voglia vedere e sentire lo sforzo sovra professionale che si sta compiendo per compensare carenze, disservizi e disorganizzazione complessiva delle quali gli infermieri e i cittadini stessi non hanno la minima responsabilità.
Nel merito
Gli infermieri, le infermiere, le infermiere pediatriche, i coordinatori infermieristici richiamano con forza la sua attenzione sull’assenza di politiche di gestione delle risorse umane, della superficialità di taluna dirigenza sanitaria e amministrativa quando ci sono i problemi da risolvere ad iniziare dal limite minimo accettabile quanto a dotazione organica: nessuna nuova assunzione e nessuna azione rilevata per sopperire allo sciame sismico, mancano almeno 70 unità complessive per compensare le cessazioni dal lavoro di questi anni, le graduatorie selettive non scorrono se non per lasciare in servizio chi è già incardinato in una Assl C privata delle pari opportunità e di trattamento con le altre della Sardegna
Sui disagi che stanno subendo i cittadini: fallimento delle case della salute; incompiuta degli ospedali di comunità; mancata istituzione dell’infermiere di famiglia; sospensione di visite specialistiche; chiusura di sale prelievi; incapacità nel Sulcis Iglesiente di individuare un funzionale ospedale Covid Free ed uno altrettanto funzionale Covid +; costrizione per tutti i cittadini di vagare per presidi ospedalieri e servizi territoriali senza alcuna certezza di ricevere le risposte e prestazioni sanitarie di cui necessitano; mancata attivazione reparto Covid+ al PO Santa Barbara; liste d’attesa interminabili; rinuncia alle cure e alla diagnostica per motivi di carattere economico; carenza di medici di famiglia e pediatri di libera scelta.
Sui disagi che stanno subendo gli infermieri: turnistica che non rispetta le 36 ore settimanali, ferie che non possono essere godute, riposi saltati, straordinario imposto, pronta disponibilità eccessive ben oltre il limite contrattuale, recuperi orari che non posso essere fruiti quando servono, ordini di servizio impartiti in violazione delle normative sull’orario di lavoro e dei regolamenti aziendali, sovraccarico di lavoro per carenza di personale, demansionamento e dequalificazione, mancata valorizzazione professionale, esposizione a responsabilità improprie nell’esercizio delle proprie funzioni; violazione di precetti deontologici e principi etici.
Le professioni infermieristiche, nostro tramite, Le rappresentano quindi la gravità delle condizioni in cui sono stati, sono e saranno costretti a operare, in palese violazione di ogni norma in materia di sicurezza e in spregio ai principi di cautela e precauzione e quindi anche esposti, alla stessa stregua dei pazienti ricoverati, al rischio di contagio e, comunque, di compromissione della salute.
E’ stato presentato un esposto interprofessionale perché ritenuto assolutamente improcrastinabile, necessitato ed ampiamente giustificato in ragione del fatto che i lavoratori, con tutte le diverse comunicazioni inviate alle diverse Direzioni Generale e Sanitaria ATS SARDEGNA E ASSL CARBONIA, lamentavano gravissime criticità e si proponevano di volta in volta delle soluzioni, MA NON HANNO MAI AVUTO RISPOSTA, esattamente come non hanno avuto risposte, ad esempio, le diffide da Dialisi e Chirurgia PO Sirai su temi analoghi.
Il persistere di una situazione emergenziale estesa al 31 marzo 2022 non puo’ costituire una causa di giustificazione rispetto a gravi omissioni perpetrate a danno della comunità professionale e civica. Una delle principali ragioni per le quali dipendenti sanitari in ASSL Carbonia abbiano reputato doverosa la presentazione di esposti, ricorsi, diffide, è che una corretta applicazione delle regole contenute nella normativa statale e regionale avrebbero potuto, e questo vale anche per il futuro, evitare il diffondersi dell’epidemia in corso. Siamo invece a conoscenza che ad oggi 20 settembre 2021 personale infermieristico di reparti ad altissima specializzazione non abbiamo nemmeno svolto il corso vestizione-svestizione e continuano ad ammalarsi perchè non si tengono in adeguata considerazione indicazioni/linee di indirizzo nazionali e regionali per la gestione delle fasi di controllo della pandemia, con la risultante che si aggravano in misura esponenziale i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e per la salute degli stessi pazienti che vengono ricoverati per patologie differenti dal CoVid o ricoverati con Covid+ senza che vi sia un minimo accertamento al momento della presa in carico.
Conclusioni
Conclusioni non possono essercene, ma auspichiamo che un ragionamento complessivo e non di parte sulla dotazione organica tutta possa compiersi nelle sedi deputate e previste dal CCNL Comparto Sanità, che il reclutamento di personale infermieristico possa nel frattempo celermente procedere senza scarica barile tra ATS Sardegna e ASSL Carbonia, che le assunzioni avvengano alla luce del sole e per la gravità della situazione complessiva in ASSL Carbonia piuttosto che in porzioni di esso, che possano concorrere all’implementazione della dotazione organica: a) lo scorrimento graduatoria Aou Policlinico Cagliari per assunzioni a tempo Determinato; b) lo scorrimento graduatoria interregionale di Mobilita’ Ats Sardegna 2021; c) indizione manifestazione di interesse interna per tutta la Assl Carbonia; d) reingresso dalla quiescienza cui al DL 14 Del 9 Marzo 2020; d) chiamata a tempo inderminato dal concorso Arnas Brotzu in via di Completamento; e) chiamata in Somministrazione Lavoro dall’agenzia interinale convenzionata Assl Carbonia; F) attivazione di procedure per nuove stabilizzazioni.
Rivendichiamo con forza lo IUS SULCIS, indicando un neologismo teso ad declamare la tutela ed il diritto nella sanita’ pubblica, ospedaliera e territoriale, al riconoscimento e all’acquisizione e della piena agibilità sociale e politica della cittadinanza del Sulcis Iglesiente e delle sue istituzioni verso l’area metropolitana cagliaritana e più in generale in Sardegna, in conseguenza del fatto civico di essere nati, di vivere, di studiare, di lavorare, di ammalarci, di guarire ed invecchiare nel nostro territorio indipendentemente dai rapporti con altre aree geopolitiche della nostra regione, verso le quali aree non riteniamo di essere marginali o solo confinanti ma con eguali ambizioni e doveri di cura e assistenza, di servizi e risposte di salute, in attesa del completamento dell’iter di riforma della riforma sanitaria previsto dalla Legge 24 per la necessità di una visione prospettica per il governo della ASSL Carbonia – ASL Sulcis – ARES e per il futuro del Sirai e del CTO.
La ringraziamo per l’attenzione che ci riserverà. Pubblichiamo sul sito dell’Ordine la presente nota per la pregnanza delle argomentazioni esposte nell’interesse collettivo e dei diritti dei professionisti infermieri e dei cittadini e non di singole rappresentanze.
Per il Consiglio Direttivo, firmato il Presidente Graziano Lebiu
Al Commissario straordinario Assl carbonia settembre 2021
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