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EMODIALISI: SE CARBONIA PIANGE, IGLESIAS NON RIDE

EMODIALISI: SE CARBONIA PIANGE, IGLESIAS NON RIDE

Con una coincidenza temporale significativa, lo scorso 22 gennaio 2021, mentre una delegazione di pazienti e professionisti sanitari della Dialisi del PO Sirai di Carbonia rappresentava al governatore della Regione Sardegna le criticità che sarebbero conseguite allo stop imposto dalla Dialisi notturna, pazienti della Dialisi del PO S. Barbara di Iglesias hanno preso carta e penna e messo nero su bianco una serie di problematiche sovrapponibili in tutto o in parte alle rivendicazioni dei pari grado del Sulcis.

La nota è indirizzata ai soliti destinatari: Assessore alla Sanità, Commissario Straordinario (Assl carbonia?), Direttore Sanitario (Ares Sardegna?), Responsabile Dialisi ASSL Carbonia.

oggetto: carenze e disservizi

Parole chiave: disperazione, stato di emergenza, obsolescenza, inadeguatezza, ritardi e rimpalli, gravi disagi, organico insufficiente.

Un film già visto. E speriamo che riescano anche ad Iglesias a risolvere e trovare soluzione. 

Alleghiamo il testo della nota pervenutaci da parte del segretario Regionale Aned Sardegna Annibale Zucca, che ringraziamo per il coinvolgimento e al quale garantiamo sin d’ora massima collaborazione e attenzione nell’ambito e nel limite delle nostre prerogative, nel solco della presenza costante, autorevole, determinata sempre dedicata ai dializzati del Po Sirai.

Stessa ASSL, stessa Struttura Complessa, stesso Direttore, stessa patologia cronica, stessi diritti, stesso territorio.

Due sedi e una capanna.

IL TESTO DELLA MISSIVA

Ill.mo Sig. Assessore Regionale alla Sanità

Preg.mo Sig. Commissario Straordinario

Al Sig. Direttore Sanitario

Al Responsabile dell’UU.OO. di Nefrologia e dialisi Dr. Raffaele Pistis                                

ASSL CARBONIA-IGLESIAS

Via Dalmazia

CARBONIA

 

OGGETTO :  Carenze e disservizi Centro Dialisi Iglesias

            Siamo estremamente convinti che le SS.LL. siano perfettamente a conoscenza su quante volte la scrivente Associazione sia intervenuta per denunciare le precarie condizioni tecnico-logistiche in cui versa l’attuale centro dialisi ubicato presso il presidio ospedaliero Santa Barbara di Iglesias.

            Si respira aria di disperazione per il continuo stato di emergenza in cui dializzano gli ammalati presso l’inadeguato e obsoleto tale reparto di nefrologia e dialisi, dove oltre ad essere costretti a dializzare in condizioni logistiche da terzo mondo, si corre anche il rischio di uno scippo totale di tutte le attività a supporto degli emodializzati, Trapiantati di rene e cittadini pazienti in terapia preventiva renale.

            Ciò nonostante, sentiamo ancora una volta l’esigenza di manifestarVi la grande preoccupazione per quanto si sarebbe potuto fare fino ad oggi, ma che purtroppo non si è fatto.

                        Le cause ? Le più disparate, continui cambi alla guida dell’ Azienda Sanitaria Sulcitana, incomprensibili ritardi e rimpalli vari fra i vari Direttori Generali, Commissari Straordinari, Responsabili Tecnici, Amministrativi  etc  succedutisi.

            Era il Cinque Ottobre 2017, quando ad opera di alcuni Consiglieri Regionali, con  emendamento n° 868 veniva apportata una modifica al programma di investimenti in edilizia sanitaria triennio 2019-2021.

            Tale emendamento, prevedeva tra l’altro il finanziamento di un milione di euro per la realizzazione del nuovo reparto dialisi presso il presidio ospedaliero CTO di Iglesias.

            Da allora non si contano più le volte che siamo stati convocati per incontri, verifiche e sopralluoghi al fine di individuare l’allocazione del nuovo centro dialisi.

            Ci preme sottolineare e ricordare che, da quando è stato trasferito il reparto di medicina generale al CTO i pazienti in trattamento dialitico che necessitano di ricovero, sono sistematicamente trasferiti in ambulanza da un ospedale cittadino all’altro, al fine di assicurare loro una continuità terapeutica, inoltre gli stessi sono costretti a subire il grave disagio causato da importanti ritardi nel praticare la terapia sostitutiva, ciò a causa di un organizzazione del trasporto del paziente che lascia molto a desiderare.

            Occorre inoltre evidenziare, le criticità che si manifestano quando si ha la necessità di intervenire con urgenza a causa della totale mancanza di assistenza cardiologica e/o rianimatoria nell’attuale dislocamento del centro dialisi.

            Oggi constatiamo ancora una volta dei disservizi che non si vedevano da quando il servizio di nefrologia e dialisi venne aperto agli inizi degli anni ottanta.

Si assiste a trasferimenti di pazienti in dialisi ad altre strutture private e/o al presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, mentre il personale infermieristico negli anni si è ridotto all’osso, infatti l’organico da 19 unità oggi conta solo 8 collaboratori professionali, di cui la metà in pre-pensionamento e/o fruitori di legge 104.  

Stessa sorte per i medici che sino a tre anni fa risultavano essere sei unità, oggi  ridotti a tre; a tale proposito vale la pena ricordare che da anni è stata chiusa la scuola universitaria di Nefrologia che garantiva un ricambio naturale dei medici nei vari reparti dialisi della nostra isola.

            Attraverso comunicazioni telefoniche sono stati informati inoltre, tutti i trapiantati di rene residenti nell’Iglesiente “ ma non solo “, i quali non potranno essere più seguiti in tali ambulatori proprio a causa della mancanza di personale.

            Così facendo si stravolge l’accordo stipulato tra il l’ambulatorio trapianti dell’ospedale Brotzu di Cagliari e gli ambulatori nefrologici delle UU.OO. di dialisi presso i presidi ospedalieri della Sardegna, perché si è permesso il trasferimento ad altra sede del medico che seguiva e garantiva le analisi e assistenza a tali pazienti.

            A noi sembra assolutamente scorretto e inopportuno trasferire un medico, senza accertarsi prima che ciò, non crei gravi problemi agli ammalati  abbandonati al loro destino.

            Stessa sorte sta capitando a tutti quei cittadini che erano seguiti in ambulatorio nefrologico,  al fine di prevenire l’M.R.C. “ Malattia Renale Cronica “.

            Illustrissimi tutti, quanto sopra esposto per chiederVi un impegno concreto che rispetti la  vita e la salute che solo sulla carta spesso e volentieri appare garantita.

Con la speranza di un positivo sollecito riscontro, si porgono

             Distinti Saluti

                                                                  Il Segretario Regionale ANED Sardegna

 Iglesias 22.01.2021                                                                    ( Annibale Zucca )

ANED SU Centro Dialisi Iglesias 22 Gennaio 2021