IL SULCIS IGLESIENTE TRA PNRR E PIANO SERVIZI SANITARI 2022-2024
Ordine Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias
18 DICEMBRE 2021 CONFERENZA sul Piano Regionale dei Servizi Sanitari – Triennio 2022/2024
Oggi sabato 18 Dicembre dalle ore 10,00 in Villamassargia – Aula Consiliare, si è tenuta la conferenza di confronto e approfondimento tra comuni, enti, ordini, sindacati nel merito della bozza del Piano Regionale Servizi Sanitari presentata alle parti sociali e alle istituzioni.
Abbiamo già condiviso in sede di audizione in Assessorato alla Sanità il principio guida del Piano, ovvero la costruzione di una rete di medicina territoriale intorno alla persona, e conoscendo ex ante i bisogni e le caratteristiche della domanda di assistenza del nostro territorio non possiamo, come infermieri, non confrontarci con le istituzioni e gli enti locali che hanno pertinenza negli ambiti ai ATS Sardegna – Assl Carbonia, per poter tutti contribuire alla realizzazione complessiva del Piano in trattazione:
a) in termini di efficienza e di efficacia;
b) nel rispetto dei principi di universalità, uguaglianza ed equità per tutti i cittadini;
c) per la garanzia dell’erogazione oggettiva delle cure e dell’assistenza in ogni ambito che abbia ha che fare con la salute;
d) con particolare attenzione alla ripartizione e alla collocazione delle strutture di assistenza appartenenti alla rete territoriale, riferito alla previsione di nuove Case della Salute e di Ospedali di Comunitá
Sono infatti 240mila le prestazioni sanitarie annue erogate da ASSL Cagliari per ASSL Carbonia! Sono infatti n. 14 le Case della Salute attive in Sardegna e solo n. 4 nel Sulcis Iglesiente. Sono infatti n. 48 le Case della Salute in attuazione in Sardegna e solo n. 1 nel Sulcis Iglesiente. Sono infatti programmati n. 35 Ospedali di Comunità e solo n. 2 nel Sulcis Iglesiente.
E’ una ripartizione sostenibile?
La pandemia da Covid-19 da un lato ha ricordato a tutti noi il valore universale della salute, la sua natura di bene pubblico fondamentale e la rilevanza macro-economica dei servizi sanitari pubblici, dall’altro ha reso ancora più evidenti alcuni aspetti critici di natura strutturale del Sistema sanitario: disparità territoriali nell’erogazione dei servizi; inadeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali; tempi di attesa elevati per l’erogazione di alcune prestazioni; una scarsa capacità di definire strategie sinergiche per la risposta ai rischi sanitari.
Ora però ci sono le risorse per intervenire: alla Salute è dedicata la Missione 6 del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inviato il 30 aprile alla Commissione europea e approvato il 22 giugno dalla Commissione Europea e il 13 luglio dal Consiglio Economia e Finanza (Ecofin). Un Piano che prevede 192 miliardi finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 13 miliardi di ReactEU; a questi si aggiungono 30,64 miliardi di “fondo complementare” (stanziamenti dello Stato) arrivando quindi ad un totale di 235,15 miliardi. In regione Sardegna il piano servizi sanitari è stato presentato dall’Assessorato alla Sanità e dalla Direzione Generale Assessorato alla Sanità nel mese di novembre 2021.
Riferendosi alle sole risorse che vengono dal PNRR e quindi al netto del Fondo complementare per la Missione 6 Salute del PNRR sono stanziati 15,63 miliardi, così divisi tra le due componenti della Missione:
Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale: 7 miliardi di stanziamenti
Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale: 8 miliardi e 63 milioni di euro.
Le principali sfide dei Sistemi Sanitari Nazionali, rappresentano un formidabile mezzo per: (a) contribuire a ridurre gli attuali divari geografici; (b) garantire una migliore “esperienza di cura” per gli assistiti; (c) migliorare i livelli di efficienza dei sistemi sanitari regionali tramite la promozione dell’assistenza domiciliare e di protocolli di monitoraggio da remoto.
Alla sanità sono destinati 15,63 miliardi, cioè il 9% delle risorse totali del Piano Nazionale Resilienza e Ripresa, con linee di finanziamento per l’attivazione di 1288 nuove “Case della Comunità”, di 381 nuovi “Ospedali di comunità” , di nuove 602 “Centrali Operative Territoriali” (una in ogni distretto), nonché misure di sostegno delle “Cure domiciliari”.
L’investimento prevede l’attivazione di 1.288 “Case della Comunità” entro la metà del 2026, che potranno utilizzare sia strutture già esistenti sia nuove, ed è stimato in 2,00 miliardi di euro.
Si concretizzerà la realizzazione di 381 “Ospedali di Comunità”, costo complessivo stimato dell’investimento è di circa 1,00 miliardo, e l’orizzonte per il completamento della sua realizzazione è la metà del 2026.