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OPI PESCARA AL MINISTRO SALUTE SUL TEMPO DELLA COMUNICAZIONE INFERMIERE-PAZIENTE

OPI PESCARA AL MINISTRO SALUTE SUL TEMPO DELLA COMUNICAZIONE INFERMIERE-PAZIENTE

Al Ministro della Salute
On.Giulia Grillo

segreteriaministro@sanita.it

“Gent.ma Ministra Giulia Grillo, ci rivolgiamo a lei in quanto riferimento delle organizzazioni sanitarie del Paese in cui esercitano i tanti professionisti e operatori che si impegnano quotidianamente per rendere migliore e vicino ai cittadini il SSN.

Già la Dr.ssa Barbara Mangiacavalli, Presidente della Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche, le ha inoltrato una nota in cui riporta il grido di dolore che sale dai 447.000 mila infermieri che esercitano sul territorio nazionale e in cui espone i problemi che la professione infermieristica soffre da tempo per la mancata o carente applicazione di leggi e norme emanate da tempo e la cui l’applicazione è ancora lontana (comma 556 della L.190/14, L. 43/2006, L. 251/2000 etc).


Noi infermieri ci sentiamo doppiamente beffati perchè oggi in tanti parlano di multidisciplinarietà e di assistenza multiprofessionale, agendo però spesso in maniera diametralmente opposta.

Lei sa benissimo in quanto Medico, che il professionista più vicino al malato durante il suo percorso clinico, terapeutico assistenziale è l’infermiere. È questa non è una affermazione autodefinita degli infermieri ma è un’affermazione rinvenibile in tutta la letteratura scientifica nazionale e internazionale e nelle direttive europee tra cui la n. 55 che al punto 5 e 7 indica le seguenti funzioni infermieristiche:

5. Consigliare, istruire e sostenere in modo autonomo gli individui e i loro familiari che hanno bisogno di assistenza.

7. Comunicare in modo completo e professionale collaborando con gli altri professionisti in ambito sanitario.
Il comma 8 dell’art. 1 della legge 219/2017 mortifica ancora una volta la professione infermieristica nel momento in cui afferma che “Il tempo della comunicazione tra medico e paziente
costituisce tempo di cura”.

È corretto quanto affermato nel comma 8 Art. 1 della legge 219/17.
Non è corretto che tale affermazione sia rivolta ad un’unica professione tra le diverse professioni, infermieristica in primis, che compongono l’equipe curativo assistenziale.

Il tempo della comunicazione tra infermiere e paziente, che tempo è ?

Sono pertanto a chiederLe On. Ministra un intervento che superi tale vulnus e ulteriori interventi che valorizzino equamente le risorse umane di cui il SSN si giova per dare risposte ai
cittadini di questo Paese.

Non so se mai risponderà a questa lettera; certo è che 447 mila infermieri attendono da tempo una interlocuzione attenta e costante.

Presidente Opi Pescara

Dott.ssa Irene Rosini