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SEGNALAZIONE ESERCIZIO ABUSIVO PROFESSIONE INFERMIERISTICA IN ASSL CARBONIA

SEGNALAZIONE ESERCIZIO ABUSIVO PROFESSIONE INFERMIERISTICA IN ASSL CARBONIA

Prot. 447 del 13 Dicembre 2018

Alla Direzione Generale ATS Sardegna

 

Al Direttore ASSL Carbonia

 

Al Direttore SPS ASSL Carbonia

 

E pc al Presidente OPI xy

 

Oggetto: segnalazione xy, esercizio abusivo professione sanitaria?

 

Il sottoscritto Graziano Lebiu, in qualità di Presidente dell’ OPI – Ordine delle professioni infermieristiche Carbonia Iglesias, con sede in Musei, Via Fermi 17

 

ESPONE

OPI è un ente di diritto pubblico non economico, lo Stato ha delegato alla Opi la funzione, a livello nazionale, di tutela e rappresentanza della professione infermieristica nell’interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle competenze che l’appartenenza a un Ordine di per sé certifica.

 

Tra i compiti istituzionali rientra quello della tenuta degli albi professionali cui gli infermieri hanno l’obbligo di iscriversi per poter svolgere la loro attività. In particolare, l’art. 2, comma 3, della L. 1 febbraio 2006, n. 43 ha prescritto, infatti, l’obbligatorietà dell’iscrizione all’albo per tutti gli infermieri, sia per quanti esercitino la professione in forma autonoma che per i dipendenti di una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata presso la P.A. (“L’iscrizione all’albo professionale è obbligatoria anche per i pubblici dipendenti”…), concetto ribadito dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali in una nota del gennaio 2009: “alla luce di quanto previsto dal dettato normativo della legge 1° febbraio 2006, n. 43, l’obbligatorietà dell’iscrizione all’albo professionale sancita dall’art. 2 comma 3, estesa anche ai pubblici dipendenti, è requisito essenziale ed indispensabile per poter svolgere senza condizioni l’attività sanitaria sia come libero professionista, sia nell’ambito del rapporto di servizio in regime di lavoratore dipendente”.

 

Di non poco conto l’art 12 della Legge 11 gennaio 2018 n. 3 che sostituisce l’art 348 cp “esercizio abusivo di una professione” aumentandone notevolmente le pene prescritte: “chiunque abusivamente esercita una professione, par la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni con la multa da euro diecimila a euro cinquantamila”.

 

E’ abusiva, e dunque punita, la condotta di chi compie un atto che sia riservato in via esclusiva ad una categoria professionale, senza essere stato abilitato all’esercizio di questa. E’ quindi abusivo anche colui che compie atti della professione mentre è sospeso o cancellato dall’albo.

 

Ciò premesso, si invia la presente segnalazione e comunicazione facendo presente che risulterebbe non iscritta ad alcun Ordine ed anzi cancellata dal 2005 per morosità dall’albo OPI xy la signora xy, nata il 123 a xy, che continuerebbe a svolgere l’attività infermieristica come CPSI presso strutture ospedaliere di appartenenza in ASSL Carbonia-ATS Sardegna, e precisamente presso xy.

 

Preme sottolineare che la Giurisprudenza afferma che il professionista che consente o agevola l’attività professionale di soggetto non abilitato, risponde del medesimo reato a titolo di concorso con il soggetto abusivo (Cassazione penale VI Sez n. 9566 del 20.3.1973).

 

Chiedo che le SS.LL. vogliano svolgere tutti gli opportuni accertamenti per verificare:

 

  • se corrisponda al vero che la CPSI xy sia dipendente ATS-ASSL Carbonia

 

  • se corrisponda al vero che la CPSI xy, se dipendente ATS-ASSL Carbonia, difetti del requisito di iscrizione all’Ordine Professionale Infermieristico;

 

  • se corrisponda al vero che la CPSI xy, se dipendente ATS-ASSL Carbonia, sia in servizio in qualità di CPSI presso xy;

 

  • se del fatto qui esposto anche le Direzioni in indirizzo ravvisino fattispecie di reato;

 

  • se del fatto qui esposto, in caso affermativo, intendano procedere nei confronti degli eventuali responsabili.

Con osservanza

Il presidente OPI Carbonia Iglesias Graziano Lebiu