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SULLO STILLICIDIO DI DISINFORMAZIONE DA PARTE DEI SOLITI NOTI

SULLO STILLICIDIO DI DISINFORMAZIONE DA PARTE DEI SOLITI NOTI

INFERMIERI
ASSISTENTI SANITARI
INFERMIERE PEDIATRICHE

Prot. 400 – Carbonia Iglesias,  lì 26 Giugno 2017

Alla Presidente FNC Ipasvi

Agli iscritti Albo Ipavi Carbonia Iglesias

 

Gentile Presidente,

Colleghi Infermieri,

ancora in questi giorni assistiamo ad un ossessivo e strumentale  stillicidio di disinformazione ad opera della manipolazione dei soliti noti su una ipotizzata responsabilità del Collegio IPASVI Carbonia Iglesias nel rendere pubblica una sua UFFICIALE presa di posizione nei confronti degli artefici della campagna di delegittimazione dell’istituzione Ipasvi ai diversi livelli e sino a tutto il 2014. Niente di più tendenzioso: la comunicazione prot. 522/2014 è stata inviata via Pec ai soli diretti interessati senza alcuna pubblica condivisione con altri mezzi nè alcun interesse a veicolarne all’esterno i contenuti e il messaggio per ledere l’immagine dell’interlocutore, che certamente non rappresentava che se stesso.

Ciò detto e premettendo che oggi eviteremo di replicarne la forma, quell’azione persecutoria in atto contro l’istituzione IPASVI nel 2014 imponeva da parte di qualcuno una reazione e un diretto e pur forte legittimo disappunto avverso ad un dibattito interno ad una associazione sindacale, appunto, su una fantomatica stantia e noiosa questione relativa al conflitto d’interesse – all’applicazione dell’anticorruzione – alla visibilità nei rendiconti preventivi e consuntivi e coinvolgendo le massime autorità istituzionali professionali nazionali e provinciali, e le loro persone sino ad umiliarle, anche su aspetti non politici, giungendo alle straordinarie teorie del relativo libercolo chiaro.

Il magistrale (perché ancora se ne parla)  e centrato messaggio comunicativo della nota ufficiale Ipasvi Carbonia Iglesias PROT. 522/2014 del 14 settembre e che tuttora rappresenta una loro ossessione per aver noi osato cristallizzare un contesto che meritava di essere scolpito nella storia dell’infermieristica italiana per la deriva che stava assumendo il loro “dovere del dissenso”, ha infatti raggiunto l’obiettivo che ci eravamo riproposti, pur metaforico, forte, ma volutamente concepito e ponderato: rappresentare plasticamente come ci si possa sentire, cosa si avverta, quale reazione può conseguire nel “subire” una presa di posizione inequivocabile come quella di invitare l’interlocutore a procedere nel percorso che aveva esso stesso tracciato.

Poiché nella comunicazione del III millennio le immagini devono parlare e narrare da sole, abbiamo optato per un modo chiaro ed esplicito di rappresentare una provocazione, apertamente in relazione al fatto che volevamo essere subito compresi da chi lo stesso linguaggio utilizzava ben prima del 14 settembre 2014. Non ne fossero stati i precursori, avremo con loro scelto la lingua latina…

Chi circondava l’interlocutore del momento non era nella condizione di dettare l’agenda politica e professionale della FNC Ipasvi e dei Collegi Provinciali allora, e aggiungerei nemmeno oggi. Millantava di parlare a nome di tutti e di governare il processo di interazione con il massimo azionista dell’infermieristica italiana.

Sul tema, quindi, ribadiamo con estrema chiarezza e determinazione che tutti i contenuti ufficiali di tutte le note IPASVI CI sono state assunte e votate in consiglio, presentate al vaglio delle assemblee degli iscritti e ratificate e approvate, e sottoposte alla verifica del rinnovo degli organi collegiali, uscendo sempre vincente.

Il Collegio IPASVI è la casa di tutte le infermiere e gli infermieri che necessitano di un interlocutore autorevole e responsabile delle proprie azioni rispetto a chi, per testimoniare che esiste, si aggrappa a polemiche questioni che non risolvono nessuna delle problematiche organizzative e professionali sul tappeto, condizioni di lavoro difficili e latenti anche per l’impalpabilità di una presenza e di un riscontro di cosa siano capaci di fare o cosa abbiano portato a casa anche nel Sulcis Iglesiente.

Il Collegio IPASVI è la casa di tutte le infermiere e gli infermieri e i punti di vista dell’interlocutore avente causa all’epoca, pur legittimi, non potevano automaticamente ricomprendere tutti i professionisti infermieri che ancora oggi si impegnano, lottano, si mettono in discussione e cercano di costruire invece che distruggere.

Il Collegio IPASVI Carbonia Iglesias in carica sia allora che attualmente, resta convinto che la sua autorevolezza discenda dall’intima convinzione della qualità etica e morale nell’impegno intrapreso, documentato e documentabile per la rappresentanza istituzionale e per i diritti dei cittadini: non abbiamo niente da recriminare sulla nota 522/2014, lasciamo l’ossessione agli ossessivi, e non ci faremo intimidire e dettare l’agenda dei comportamenti e delle cose da fare da chi, più di noi, avrebbe diverse questioni da chiarire.

Per il futuro faremo certamente tesoro dell’esperienza evitando repliche di tale portata, ce ne rendiamo conto, dedicandoci, ad esempio, alla condivisione della piattaforma per l’accessibilità informatica ai disabili sensoriali sordi e ciechi con la fruizione di documentazione infermieristica, professionale, sanitaria e legislativa con il video nella Lingua dei Segni per i sordi, il libro in Braille per i non vedenti, l’audio per i  non vedenti.

E su questo che ci impegniamo. Cordiali saluti

Il presidente IPASVI  Carbonia Iglesias Graziano Lebiu

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